Déc 082017
 

la «Pizza napoletana» fait désormais partie du Patrimoine mondial de l’Unesco!
La reconnaissance de la culture, de l’identité, de la fierté de tout un peuple! ARTICLE

L’arte del pizzaiuolo napoletano è patrimonio culturale dell’Umanità Unesco”.

E’ questo l’annuncio che ha dato il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina su Twitter. ”

Una battagli durata 8 anni, negoziati internazionali, alla fine a Jeju, in Corea del Sud, con voto unanime del Comitato di governo dell’Unesco è arrivata la vittoria, la creatività alimentare della comunità napoletana è unica al mondo ed è stata premiata con il prestigioso titolo.

Questo il testo della decisione finale dell’Unesco: “il know-how culinario legato alla produzione della pizza, che comprende gesti, canzoni, espressioni visuali, gergo locale, capacità di maneggiare l’impasto della pizza, esibirsi e condividere è un indiscutibile patrimonio culturale. I pizzaiuoli e i loro ospiti si impegnano in un rito sociale, il cui bancone e il forno fungono da “palcoscenico” durante il processo di produzione della pizza. Ciò si verifica in un’atmosfera conviviale che comporta scambi costanti con gli ospiti. Partendo dai quartieri poveri di Napoli, la tradizione culinaria si è profondamente radicata nella vita quotidiana della comunità. Per molti giovani praticanti, diventare Pizzaiuolo rappresenta anche un modo per evitare la marginalità sociale“.

Un lavoro lungo iniziato nel 2009 quando il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali aveva iniziato a redigere il dossier di candidatura con il supporto delle Associazioni dei pizzaiuoli e della Regione Campania. Il dossier della candidatura e la delegazione sono stati coordinati dal professor Pier Luigi Petrillo.

E sui social grande felicità da parte di tutti i pizzaioli napoletani, ecco il video di Girno Sorbillo, Ciro Oliva, Antonio Starita ed Enzo Coccia che promettono oggi di festeggiare con tutti i napoletani con tante pizze!

 

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