Jul 062017
 

Consigliati da MICHELE GRASSI

Spesso, quando ho condiviso le mie liste di romanzi, mi è stato contestato che non erano quasi mai presenti autori italiani.
Di fronte a tali affermazioni ho provato sempre un certo imbarazzo. Non mi è mai venuto in mente di scegliere gli autori per nazionalità, dato che ho sempre considerato gli scrittori come abitanti di un’unica nazione: la patria dei sognatori.
Con la lista che ho preparato oggi, ho cercato di rimediare alle precedenti mancanze, anche perché concentrandomi sullo scopo, ho compreso quanto enorme sia il numero di autori italiani meritevoli di essere citati.
Per non trovarmi di fronte a un compito impossibile, mi sono limitato agli autori contemporanei e ne ho scelti 10.
Mi auguro di essere riuscito a consigliare degli ottimi romanzi.

1 – Non ti muovere – Margaret Mazzantini

Una storia vigorosa, appassionante, dolorosa. La Mazzantini ha raccontato una storia d’amore drammatica ma al tempo stesso struggente, cruda e non semplice da accettare. Nonostante ciò, il suo stile riesce a renderla scorrevole, portando il lettore a “non muoversi”. È la storia di Timoteo, un affermato chirurgo cinquantenne, che una mattina vede arrivare in ospedale sua figlia 15enne, Angela, che ha avuto un incidente col motorino. La ragazza rischia di morire e l’uomo, in attesa che giunga la moglie Elsa, si interroga sulla propria esistenza. Il racconto coinvolge emotivamente il lettore che ne esce consumato nel cuore e nell’anima, ma arricchito nella mente. Giusto lo Strega alla Mazzantini; giustissima la carrellata di premi al film, con una Cruz e un Castellitto magistrali.

2 – Come Dio comanda – Niccolò Ammaniti

Premio Strega 2007. È un ritratto dell’Italia di oggi, delle sue desolanti periferie, piene di centri commerciali, capannoni e baracche, dove gli uomini confrontando la realtà con le vicende ideali dei personaggi televisivi, dove l’ignoranza e l’indigenza sfociano nella violenza. In questo contesto si snodano le esistenze di Rino e Cristiano Zena, padre e figlio. Una vicenda apocalittica, dove i protagonisti sono figure emarginate, estreme, violente, instabili, eppure capaci d’amare. La storia è un crescendo di emozioni, dove tutti i protagonisti attraggono e respingono al tempo stesso. Ciò che rende il romanzo accattivante è che, dietro al buio e alla desolazione del contesto, predominano rapporti umani veri, palpitanti. Sono storie che, nella loro quotidianità, riescono a conquistare un posto nel cuore del lettore.

3 – Voci – Dacia Maraini

Il romanzo racconta di un delitto che rivela come dietro l’apparente normalità si possano sempre nascondere il mistero e la violenza. Incaricata dal direttore della radio di condurre un’inchiesta sulla criminalità urbana, una giornalista, Michela Canova, riesce a ricostruire la verità. È un giallo appassionante, ma non è un thriller. La Maraini ci parla dell’insopportabile e attualissimo dramma della violenza sulle donne. La trama è bella e gradevole e le voci dei personaggi chiedono, quasi implorano, di essere credute. Bellissima la descrizione di Trastevere, dove la famiglia, il luogo dell’amore, diventa un inferno di maltrattamenti, competizioni e solitudini, senza che nessuno veda nulla. L’epilogo è scioccante e svela le miserie che si nascondono dietro la facciata dei nostri ordinati appartamenti.

4 – Noi saremo tutto – Valerio Evangelisti

Il romanzo ripercorre le tappe del sindacalismo dei portuali statunitensi raccontando la vita di un gangster, Eddie Florio, un uomo che con il suo estremo individualismo rende lercio tutto ciò che tocca. Non ha virtù e la sua amoralità è illimitata. Molti uomini lo combattono, ma il suo vero avversario sono le donne. Evangelisti sfodera tutto il suo talento per regalarci un capolavoro e confermarsi uno dei migliori scrittori italiani viventi. La trama è avvincente, il ritmo coinvolgente e l’accuratezza storica dei fatti dà luogo a numerosi spunti di riflessione. Mettendo a nudo lati forse oscuri ma reali degli Stati Uniti, del sindacalismo e della criminalità organizzata e dei movimenti sociali. Decisamente un bel libro, che per un po’ di tempo è stato introvabile, ma che fortunatamente è stato ripubblicato.

5 – Montedidio – Erri De Luca

A Montedidio, un quartiere di Napoli, un bambino sta crescendo in fretta. Le strade sono strette e la sera si rifugia a giocare in terrazza. A tredici anni già lavora nella bottega di un falegname, Mast’Errico, dove lavora anche un calzolaio ebreo, Don Rafaniello, proveniente dal Nord Europa. Il bambino è innamorato di Maria, una bambina violentata dal padrone di casa in cambio della benevolenza “affittuaria”. De Luca ha il dono di scrivere in maniera chiara, semplice ed elegante e il lettore si sente sempre attratto e coinvolto Il mondo descritto è ricco di colori, suoni, poesia, e speranze. Montedidio ha la sostanza di una favola amara, nella quale l’io narrante ci porterà nel suo brusco percorso di crescita privo di tappe intermedie e il piccolo napoletano rimarrà con noi anche a libro terminato.

6 – Con le peggiori intenzioni – Alessandro Piperno

Piperno scrive molto bene. Il libro è ricco di personaggi vivi, reali, tratteggiati in maniera eccellente. Nei dubbi e nelle incertezze del protagonista potrebbero riconoscersi tanti ragazzi di oggi. Lettura piacevolissima e piena di attesa, che narra, attraverso gli occhi di Daniel, la vita di una famiglia romana, i Sonnino. Molto interessante la riflessione che il protagonista fa sulla sua ibrida identità ebraica. L’epopea generazionale di una famiglia ebraica a Roma è dipinta con sottigliezza, ricchezza, completezza. Parlando di aspetti che a prima lettura possono apparire marginali, Piperno riesce a far emergere le contraddizioni dei personaggi, delle situazioni. É disarmante l’onestà con cui Daniel Sonnino ripercorre tutti i propri fallimenti, ridendo di sé e del mondo.

7 – Caffè amaro Simonetta Agnello Hornby

La storia va dai fasci siciliani all’ascesa del fascismo, dalle leggi razziali alla Seconda guerra mondiale, per arrivare ai bombardamenti che distruggono Palermo. La Sicilia è la protagonista di questo romanzo. La bella Maria, figlia di un socialista, ad appena quindici, sposa il ricco trentaquattrenne Pietro Sala, rinomato donnaiolo. La giovane è figlia di un avvocato squattrinato e viene quindi data in sposa per interesse. Attraverso il marito Maria apprende i riti della borghesia, ma ben presto subisce i tradimenti di Pietro e la sua dipendenza dal gioco e dalla droga. La scoperta del vero amore, il giovane Giosuè, non porterà gioia a Maria, a causa della clandestinità. Chiunque, al termine del romanzo, si sentirà in qualche modo Maria. Il suo dolore è il nostro dolore, così come la sua felicità è la nostra.

8 – Inferno – Gianfranco Marziano

Lo stile di Marziano è fantasioso e sostanziale. Basterebbe eliminare una parola o una frase per guastare il valore dell’intera opera. I personaggi di questo romanzo non sono semplici maschere, ma esseri reali che rappresentano i simboli della nostra epoca. Sergio è un giovane, Claudio un poveraccio. Taty è un’adolescente italiana, Marisa è una donna affascinante. Giacomo un intellettuale e Nico, un musicista. Sono tanti i personaggi secondari che ruotano intorno a loro, ma ognuno ha un suo ruolo importante e definito. L’autore racconta le disavventure di tutti i giorni con un’abilità particolare nel rendere comiche le situazioni tragiche, descrivendo i furbetti del quartierino e i meno svegli e fortunati, con un occhio cinico e disincantato. Il libro è scritto bene e scorre via facilmente.

9 – La masseria delle allodole – Antonia Arslan

Il libro parla del genocidio degli Armeni, all’alba della Prima Guerra Mondiale. L’argomento che tratta è molto duro. L’autrice narra la vicenda della propria famiglia armena, dal massacro dei maschi, all’esodo forzato delle donne, tra angherie, violenze, fame. Soltanto in pochi riusciranno a salvarsi, raggiungendo i parenti sparsi per il mondo. Molto utile per non dimenticare che le pulizie etniche perpetrate dal governo turco contro le minoranze cristiane. La Arslan riporta alla luce una tragedia rimossa dalla memoria storica collettiva. Fu il primo olocausto del Novecento, del quale l’autrice rivela con grande pudore gli orrori, contrapponendo la vita pacifica e serena della buona borghesia armena al successivo crollo di un mondo. Un libro che va letto per capire fino a dove può spingersi la crudeltà umana.

10 – Il cane di terracotta – Andrea Camilleri

La trama prende il via da un delitto di mafia, attorno al quale se ne intreccia un altro, più antico e misterioso, che finirà per attirare l’attenzione del commissario Montalbano e del lettore. Il ritmo è incalzante, con una continua alternanza tra comicità e dramma, tra mistero ed azione, con uno stile narrativo davvero entusiasmante. Montalbano si lascia coinvolgere dalla storia di due amanti i cui corpi sono stati trovati per caso in una grotta. E mentre l’indagine che ha portato a questa scoperta va avanti, il nostro commissario vuole fare giustizia anche per questo amore vissuto tanti anni prima, il tutto condito con la difficile realtà siciliana e sdrammatizzato dalla solita arguta comicità di personaggi e situazioni che il grande Camilleri ha saputo mettere in scena.

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