Venerdì 6 Febbraio 2015 dalle ore 18.00 alle ore 19.00: Dibattito con Rocco Femia, Pierre Cadars e Marc Lazar in occasione della pubblicazione dei libri : "La patria di Verdi" e "Resistenza italiana" edizioni Editalieorganise in concomitanza con il Simposio Ritals - storie di emigrazione, il 7-8 Febbraio 2015.
Rocco Femia è editore e giornalista, fondatore delle edizioni EDITALIE e direttore delle RADICI rivista bilingue italo-. È autore di numerose pubblicazioni : Cuore aperto (Nuova città, 1994), Nel cuore delle radici e gli uomini (2007), Italiani 150 anni di emigrazione in Francia e altrove (2011).
Egli giornali francesi e anche lavorati regolarmente con l'italiano più importante.
Marc Lazar è professore presso l'Istituto di studi politici di Parigi e presso la Luiss di Roma. Riconosciuto esperto di l'Italia e l'Occidente europeo sinistra, Ha pubblicato numerosi libri sul comunismo occidentale e dell'Italia contemporanea.
Pierre Cadars, specialista di cinema e musica, ex direttore della Cinémathèque de Tolosa, pubblica regolarmente la rivista Radici.
“La patria di Verdi”: Attraverso le pagine di questo libro dedicato a Giuseppe Verdi (1813-1901), scoprirete la rotta percorsa dal grande compositore italiano per tutta la vita. Un vero invito al viaggio, famoso Emilia-Romagna nativo nei maggiori teatri italiani dove è andato, passando per l'Opera di Parigi, Inghilterra e l'Egitto. Si sta per incontrare l'uomo che è passato di delusioni, scacchi e lutti, prima di diventare il musicista iconico dell'Italia unita. Questo libro è un bel lavoro né storico, né una guida turistica, ma una miscela dei due. È un libro sulla patrie Verdi, offrendo un costante andirivieni tra passato e presente, Grazie alle molte informazioni circa le opportunità turistiche oggi questi luoghi, Se sono famosi o più intimo, e che si può visitare da soli.
“Resistenza italiana”: Turin, Milano, Venezia, Trieste, Bologna o Genova, ma anche i percorsi tortuosi delle Alpi piemontesi, i villaggi hanno perso in Carnia, le cave di marmo della Toscana ; precedentemente basi partigiane poderi abbandonati, i sedili di inattività fabbriche prima del lavoro scioperi, le costruzioni di teatri di periferia di riunioni clandestine o sinistre camere di tortura. Eccoci alla scena della resistenza nel nord Italia, le orme dei sostenitori, famosi o anonimi, Chi si oppose all'occupazione tedesca dopo la firma dell'armistizio da parte del governo Badoglio in 1943.
Mi dispiace, i come forma è chiusa in questo momento.