Gennaio 262015
 

Lecture de textes LITTERAIRES in italiano.

Attività riservata ai membri dell'associazione.

 

Il testo di Venerdì CLUB di lettura 12 Décembre, Dalle ore 15h à 16:30 Questo è un Estratto dal libro “Non esiste saggezza », Dalle ore Gianrico Carofiglio.

Seguendo un piccolo estratto dal conto in francese e italiano.

Coloro che sono interessati e che richiederà sarà posta nella porzione a leggere per intero.


Prenotazione : obbligatorio

Gianrico Carofiglio (Bari 1961)

Non esiste saggezza e un libro di Gianrico Carofiglio Edito da Rizzoli nel 2010. Una serie di storie che partono dalla vita quotidiana, facce incrociate, e che conducono il lettore in un viaggio alla fine delle emozioni più profonde.

Le storie di “Non esiste saggezza” avere la realtà quotidiana per arredamento : Dicono i volti che emergono dalla folla dei viaggiatori in zone di transito neutro. Maggior parte dei volti delle donne : con quest'ultimo, la voce del narratore è benevola, fraterno e protettivo, come se avesse voluto condividere il peso di dolorosi segreti. In questo libro Carofiglio acquisisce un nome ombre e paure. Rende i compagni di viaggio, un viaggio che va ai confini delle emozioni più profonde e sincere.

In questo breve romanzo, scritto qualche anno fa in occasione del festival di Massenzio, Gianrico Carofiglio narra dell’incontro che avviene nell’aereoporto di Amsterdam tra un inusuale poliziotto e una ragazza in fuga con un segreto da nascondere; ad attirare l’attenzione di lui sulla bella sconosciuta sarà un libro che lei tiene in grembo e che lui riconosce come un testo di Anna Achmatova che leggeva sua madre tanti anni prima, di cui ricorda ancora un verso: “la saggezza non esiste, non esiste vecchiezza, e forse nemmeno la morte”.

Una storia sull’incontrarsi per poi perdersi subito dopo, ma realmente sul non perdersi mai.

I racconti di “Non esiste saggezza” provengono dai luoghi della realtà quotidiana: sono volti che emergono dalla folla dei viaggiatori, in zone neutrali di transito. Soprattutto, figure di donne: con esse, la voce del narratore è partecipe, solidale, protettiva, come a voler condividere il peso di un segreto in varie forme doloroso, a volerle affrancare da un destino ostile. Appaiono improvvisamente: a un casello autostradale, la bambina solitaria chiede a un automobilista ignaro di accompagnarla verso il mistero. L’attesa notturna in un aeroporto è colmata dai versi di una poetessa russa, dalla sosta sfuggente di una sconosciuta. E, improvvisamente, queste donne scompaiono: dall’ambulatorio di una missione umanitaria, ultimo posto in cui sono state viste una dottoressa volontaria e la ragazza colombiana sua compagna, nella rischiosa sfida a ingiustizie e prevaricazioni. I personaggi maschili si trovano a cercare, a inseguire: un’impressione, un sospetto, una curiosità che li spinge oltre i limiti del prevedibile, talvolta del lecito. E la raccolta si completa con un vero e proprio romanzo di formazione in miniatura, ambientato negli spazi metafisici della Murgia.
“Le cose non esistono se non abbiamo le parole per chiamarle.”

 

Mi dispiace, i come forma è chiusa in questo momento.