Mappa dei dolci tipici di carnevale per regione ‼️
– ABRUZZO: cicerchiata, gnocchetti grandi come ceci, fritti, guarniti con zucchero caramellato e miele e decorati con i canditi e confettini;
– BASILICATA: chiacchiere, nastri di pasta dolce fritti e spolverati di zucchero a velo torta da sanguinaccio, taralli al naspro, zucchero caramellato;
– CALABRIA: pignolata, piccole sfere di pasta dolce, fritte in olio di oliva e unite tra di loro dal miele e chiacchiere;
– CAMPANIA: struffoli, bastoncini con zucchero, miele e frutta candita, fritti e con confettini colorati, zeppole e sanguinaccio, crostata con sangue di maiale e cioccolato;
– EMILIA ROMAGNA: sfrappole e lasagnette, tagliatelle dolci fritte bagnate con succo di arancia e cosparse di zucchero a velo;
– FRIULI VENEZIA GIULIA: crostoli, le frittelle e – segnala la Coldiretti – le castagnole;
– LAZIO: frappe fritte o al forno e castagnole gustose e morbide palline di pasta fritta riempite di ricotta o crema pasticciera;
– LIGURIA: bugie nastri di pasta dolce fritti e spolverati di zucchero a velo;
– LOMBARDIA: tortelli, dolci fritti cosparsi di zucchero e cannella o farciti con crema o con uvetta;
– MARCHE: scroccafusi, palline di pasta con cannella e scorza di limone prima lessate in acqua bollente e poi fritte. spolverati di zucchero e bagnati con alchermes.
– MOLISE: scorpelle, dolcetti ricoperti di miele e Struffoli;
– PIEMONTE: bugie, rombi o nastri fritti;
– PUGLIA: chiacchiere e frittelle;
– SARDEGNA: brugnolus, a base di farina, uova e purea di patate, fritti e avvolti nello zucchero e orillettas, listarelle di pasta intrecciate, fritte e ricoperte di miele;
– SICILIA: pignolata dolce meta’ bianco e meta’ nero composto – precisa la Coldiretti – da pezzettini di pasta fritti e ricoperti da glassa al limone o cioccolata (Messinese) e ravioli fritti con crema o ricotta;
– TOSCANA: berlingozzi, ciambelle e cenci, nastri di sfoglia fritti;
– TRENTINO A.A.: grostoi, nastri di pasta dolce fritti e spolverati di zucchero a velo;
– UMBRIA: frappe e struffoli, bastoncini con zucchero, miele, frutta candita fritti e guarniti con confettini colorati;
– VALLE D’AOSTA: bugie, tortelli con uva sultanina ammorbidita nel rum e ricoperti di zucchero e – continua la Coldiretti – panzerotti alla marmellata;
– VENETO: galani, strisce quadrate o rettangolari fritte, frittelle e castagnole bocconcini fritti.
Foto: Pietro e Alessandro Longhi, “La venditrice di frittole”, olio su tela, 1750 circa – Ca’ Rezzonico – Fondazione Musei Civici di Venezia-