Vendredi 28 Février 15h/16h30 – Rue Gabriel Péri / RESERVATION OBLIGATOIRE
Les textes proposés
il racconto di Leonardo Sciascia (1921- 1989) «Il lungo viaggio» tratto dalla sua raccolta « Il mare colore del vino »
Leonardo Sciascia (1921-1989) nasce a Racalmuto, in provincia di Agrigento, da una famiglia della borghesia siciliana. Intellettuale di grande impegno politico e civile, negli anni Settanta fu anche deputato del parlamento nazionale ed europeo. Nelle sue opere (saggi, romanzi, articoli giornalistici) egli denuncia i mali della sua terra natale, visti spesso come un sintomo del più vasto degrado sociale e morale di tutta l’Italia.
Nella raccolta di racconti « Il mare colore del vino » (1973), tratta alcune piaghe sociali del Sud dell’Italia, tra cui il grave problema dell’emigrazione clandestina
Nel racconto, « Il lungo viaggio » , Sciascia scrive della terribile beffa di cui sono vittime alcuni poveri contadinisiciliani che, all’inizio del Novecento, vorrebbero emigrare in America per sfuggire a una vita di stenti e miseria.
Dopo aver preso accordi con un losco individuo, il signor Melfa, e avergli pagato un’ingente somma di denaro, gli emigranti si ritrovano di notte, pieni di paura ma anche di speranza, su una spiaggia vicino a Gela, e si imbarcano sulla nave che dovrebbe portarli a New York. Dopo un lungo e difficile viaggio, durato undici notti, Melfa li fa sbarcare. Ma i loro sogni di ricchezza e benesseresaranno atrocemente delusi: una brutta sorpresa li aspetta…
un estratto dal romanzo di Francesca Barra (1978 ) « Il mare nasconde le stelle ».
Francesca Barra (Policoro (Basilicata), 24 settembre 1978) è una giornalista, scrittrice, conduttrice televisiva, conduttrice radiofonica ed ex-politica italiana
Mi chiamo Remon. Avevo quattordici anni quando sono arrivato in Italia a bordo di un barcone dall’Egitto.
Da solo. Il mio viaggio in mare è iniziato il 6 luglio 2013, è durato centosessanta ore.
E preferirei morire pur di non dover più compiere quel viaggio.
Il sogno di Remon è cercare la libertà. Ma è solo un ragazzo di quattordici anni e da giorni è su una barca, infreddolito e affamato. Il mare è una distesa infinita davanti a lui. Il rumore della paura è assordante in quel silenzio. Eppure Remon non si sente solo. Guarda il cielo e affida i suoi sogni alle stelle. Non sa dove è diretto. Sa bene da cosa sta fuggendo. Dal suo paese, l’Egitto. Dall’odio e dalla intolleranza che hanno cambiato la sua vita all’improvviso. Perché Remon è cristiano e non è più libero di giocare per le strade, di andare a scuola, di pregare Dio. È stato costretto a scappare senza dire addio alla sua famiglia. Nei suoi occhi, troppo giovani per aver visto già tanto dolore, rivede i momenti felici con loro: gli abbracci di sua madre, le chiacchiere con suo padre, le risate con suo fratello. Tutto ora appare così lontano. Ora che il suo viaggio è finito e una terra sconosciuta lo accoglie: l’Italia. Remon non si aspetta più nulla dal futuro. Eppure i miracoli possono accadere. Perché basta poco per sentirsi di nuovo a casa. Basta l’affetto di amici inaspettati. Basta l’appoggio di insegnanti che credono in te. Basta l’impegno e la passione per lo studio. Remon giorno dopo giorno ritrova la speranza e il coraggio di sorridere ancora. Senza dimenticare il passato. Senza dimenticare da dove viene. Ma forte di una nuova scoperta: a volte anche dal mare si può volare.