Club de Langues de Tournefeuille: le 9 novembre 2022 au Phare di Tournefeuille, Salle Rouge, 20:00
« Una volta è abbastanza » (2019, Rizzoli) e « Chi dà luce rischia il buio » (2022, Rizzoli) sono i due romanzi di Giulia Ciarapica che hanno l’obiettivo di descrivere la comunità marchigiana del centro Italia. Entrambi i romanzi hanno come protagonisti le famiglie Verdini e Betelli, ma soprattutto le due sorelle Annetta e Giuliana, e Valentino, marito di quest’ultima.
Pour en savoir plus sur l’auteur et ses œuvres, rendez-vous sur notre site internet : https://www.toulouse-polars-du-sud.com/carlo-lucarelli
Le 10 mai 2022 de 19h00 à 20h00

L’activité des Vendredis D’AUTEUR du mois de Mars est dédiée à l’écrivaine Michela Murgia.
Maria e Daniela discuteront avec vous du dernier texte sorti en Avril 2021: «Stai Zitta»,
Stai zitta
Ormai siete dappertutto
Come hai detto che ti chiami?
Brava e pure mamma!
Spaventi gli uomini
Le donne sono le peggiori nemiche delle altre donne
Io non sono un maschilista
Sei una donna con le palle
Adesso ti spiego
Era solo un complimento
Sono solo parole
Il s’agit seulement de mots? La réponse dans le pamphlet de Michela Murgia.
Si vous avez lu le livre, ou vous avez simplement envie d’en discuter, inscrivez-vous à la deuxième rencontre et vous pourrez discuter de ce texte et aussi de l’auteur!
Vendredi 18 avec Maria Calpini à 18h30
ou
Vendredi 25 avec Daniela Jannace à 15h
Vous pouvez choisir donc de participer, au choix, à l’une des deux séances au 35 ter rue G. Péri, Tlse
PARTICIPATION PAR SEANCE : 5€
RESERVATION OBLIGATOIRE litalieatoulouse@orange.fr / 05 61 99 68 82
Michela Murgia, née le 3 juin 1972 à Cabras en Sardaigne, est une romancière et une femme politique italienne, qui a été candidate à la présidence de la région Sardaigne lors des élections régionales de 2014. Elle fait partie de la Nouvelle vague littéraire sarde.
Le frasi citate sopra sono solo alcuni dei capitoli che dividono questo breve pamphlet ricco e argomentato, che è nato da un episodio increscioso che ha riguardato l’autrice, Michela Murgia, quando su Radio Capital è stata messa a tacere con il ripetuto “stai zitta”.
La stessa Murgia afferma: “Agli uomini nessuno chiede di tacere le loro riflessioni interiori, anzi sono cos’ sollecitati a condividerle. Invece al sesso femminile è consigliato di fermarsi alla fase del pensiero afono“.
In questo mondo così vuoto le parole assumono un significato importante capaci di farci sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, e a volte a causa di parole ingiuste si muore nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse.
Con questo si vuole evidenziare il potere del linguaggio e la sua ingiustizia nei confronti delle donne mettendo il risalto il maschilismo dominante e militante.
E certamente che esistono ancora tantissimi pregiudizi e certi comportamenti nei confronti delle donne che sembrano di routine semplicemente perché li abbiamo sempre visti, ma questo dovrebbe far riflettere che non siano giusti
L’ambizione dell’autrice ( e di tutte noi) é che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice piú nessuno.

Finalmente Folegandros é nato, lo potete trovare online a ibs.it, e sarà progressivamente nelle altre librerie online, cosi come nelle altre librerie tradizionali.
Sono sicuro che non vi deluderà.
Sinossi
Navas Garcia é un investigatore privato ormai a riposo, perché stanco di una vita da giramondo. Si trova ad affrontare senza preavviso una nuova investigazione che mai avrebbe immaginato di dover condurre: la scomparsa di sua nipote Paloma e la ricerca delle cause e dei responsabili della sua presunta morte.
Quello che avete tra le mani é un libro sull’assenza, quella di una donna che viene cercata dappertutto ma non è da nessuna parte. E’ la storia di Paloma, una giovane donna, senza fissa dimora e dedita alla droga, ritrovata morta su una spiaggia. una figura femminile misteriosa che, benché assente nello spazio, si ripropone attraverso memorie e testimonianze lasciate a beneficio di quelli che la cercano.
Ma é anche la storia di Navas, investigatore atipico e filosofo fuori dai registri, con le sue abitudini orientali e i suoi bisogni di introspezione, generati dal rimorso per aver abbandonato suo figlio Jesus, ospite in un istituto psichiatrico da quando la madre é morta in un incidente d’auto.
La scena si svolge a Folegandros, isola minore delle Cicladi, un universo tranquillo che niente sembra scuotere.
Ambigui personaggi appaiono, uscendo e rientrando dall’ombra per nascondergli informazioni preziose, mentre attraverso dialoghi improbabili Jesus e Paloma, in un tempo traslato, gli rivelano sprazzi delle loro sofferenze e delle loro intuizioni, inviandogli messaggi dal profondo di un mondo lontano.
Dall’isola l’inchiesta si sposta poi in altri luoghi d’Italia e d’Europa, alla ricerca del bandolo che possa spiegare una strana vicenda.
Navas sarà solo in questa ricerca, per riuscirci dovrà rischiare la sua propria vita, ma lui é tenace e caparbio. Ci aspetta un finale surreale. Ruoli e situazioni si capovolgono, i presunti buoni possono essere cattivi e le persone morte rimangono tali anche se sono più vive che mai.
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Frase 4a di copertina
Un mistero sembra essere stato inghiottito dalle casette a picco sul mare, affianco alle nuvole bianche che sprofondano nell’Egeo. Un uomo cammina a lungo per impregnarsi dell’essenza e della magia dell’isola di Folegrandos, memorizzarne i percorsi per carpirne i segreti e farsi restituire la chiave dell’arcano.
Nota biografica di Luigi Mollo
Luigi Mollo nasce a Napoli e vi rimane fino a poco dopo i suoi 20 anni, ben presto sentirà il bisogno di vedere altri orizzonti e fare nuove esperienze, anche se la cultura partenopea rimane una componente importante della sua personalità.
E’ laureato a pieni voti in Sociologia con specializzazione in Antropologia Culturale, con una tesi di ricerca sulla magia nei paesini della Basilicata.
Il suo amore per lo spazio lo ha portato a lavorare nell’industria aeronautica, dapprima a Torino, poi a Napoli e alla fine a Tolosa in Francia, dove ha vissuto per più di trentacinque anni, ricoprendo diversi incarichi dirigenziali in settori di punta di una grande azienda leader nella costruzione di aerei regionali.
Il suo interesse per le culture e i temi socio-psicologici lo hanno sempre motivato per i viaggi e la comunicazione. Ha vissuto per diversi anni a Singapore nel sud-est asiatico, dove ha potuto conoscere ed amare l’arte e la cultura delle regioni dell’Asia e del Pacifico.
Da sempre appassionato di letteratura, con un debole per gli autori nordamericani e giapponesi tra i due secoli. La poesia é la forma espressiva con cui si é confrontato fin dalla giovane età e attraverso la quale ha provato ad esprimere i desideri e le sofferenze dello spirito. Recentemente rientrato in Italia é approdato alla narrativa, perché desideroso di poter sperimentare le diverse tecniche espressive proprie a questo genere.
Ha pubblicato nel 2014 « L’acqua, la Vita, il Sogno », un libro di viaggio e di riflessioni, e poi nel 2018, « MARIPOSA », racconti e poesie in lingua italiana e francese. Ancora nel 2018 é uscita la sua raccolta di poesie « Le parole della nostra vita ».
Vendredi 28 Février 15h/16h30 – Rue Gabriel Péri / RESERVATION OBLIGATOIRE
Les textes proposés
il racconto di Leonardo Sciascia (1921- 1989) «Il lungo viaggio» tratto dalla sua raccolta « Il mare colore del vino »
Leonardo Sciascia (1921-1989) nasce a Racalmuto, in provincia di Agrigento, da una famiglia della borghesia siciliana. Intellettuale di grande impegno politico e civile, negli anni Settanta fu anche deputato del parlamento nazionale ed europeo. Nelle sue opere (saggi, romanzi, articoli giornalistici) egli denuncia i mali della sua terra natale, visti spesso come un sintomo del più vasto degrado sociale e morale di tutta l’Italia.
Nella raccolta di racconti « Il mare colore del vino » (1973), tratta alcune piaghe sociali del Sud dell’Italia, tra cui il grave problema dell’emigrazione clandestina
Nel racconto, « Il lungo viaggio » , Sciascia scrive della terribile beffa di cui sono vittime alcuni poveri contadinisiciliani che, all’inizio del Novecento, vorrebbero emigrare in America per sfuggire a una vita di stenti e miseria.
Dopo aver preso accordi con un losco individuo, il signor Melfa, e avergli pagato un’ingente somma di denaro, gli emigranti si ritrovano di notte, pieni di paura ma anche di speranza, su una spiaggia vicino a Gela, e si imbarcano sulla nave che dovrebbe portarli a New York. Dopo un lungo e difficile viaggio, durato undici notti, Melfa li fa sbarcare. Ma i loro sogni di ricchezza e benesseresaranno atrocemente delusi: una brutta sorpresa li aspetta…
un estratto dal romanzo di Francesca Barra (1978 ) « Il mare nasconde le stelle ».
Francesca Barra (Policoro (Basilicata), 24 settembre 1978) è una giornalista, scrittrice, conduttrice televisiva, conduttrice radiofonica ed ex-politica italiana
Mi chiamo Remon. Avevo quattordici anni quando sono arrivato in Italia a bordo di un barcone dall’Egitto.
Da solo. Il mio viaggio in mare è iniziato il 6 luglio 2013, è durato centosessanta ore.
E preferirei morire pur di non dover più compiere quel viaggio.
Il sogno di Remon è cercare la libertà. Ma è solo un ragazzo di quattordici anni e da giorni è su una barca, infreddolito e affamato. Il mare è una distesa infinita davanti a lui. Il rumore della paura è assordante in quel silenzio. Eppure Remon non si sente solo. Guarda il cielo e affida i suoi sogni alle stelle. Non sa dove è diretto. Sa bene da cosa sta fuggendo. Dal suo paese, l’Egitto. Dall’odio e dalla intolleranza che hanno cambiato la sua vita all’improvviso. Perché Remon è cristiano e non è più libero di giocare per le strade, di andare a scuola, di pregare Dio. È stato costretto a scappare senza dire addio alla sua famiglia. Nei suoi occhi, troppo giovani per aver visto già tanto dolore, rivede i momenti felici con loro: gli abbracci di sua madre, le chiacchiere con suo padre, le risate con suo fratello. Tutto ora appare così lontano. Ora che il suo viaggio è finito e una terra sconosciuta lo accoglie: l’Italia. Remon non si aspetta più nulla dal futuro. Eppure i miracoli possono accadere. Perché basta poco per sentirsi di nuovo a casa. Basta l’affetto di amici inaspettati. Basta l’appoggio di insegnanti che credono in te. Basta l’impegno e la passione per lo studio. Remon giorno dopo giorno ritrova la speranza e il coraggio di sorridere ancora. Senza dimenticare il passato. Senza dimenticare da dove viene. Ma forte di una nuova scoperta: a volte anche dal mare si può volare.